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Titre | Discorso che portò M. Gio. Coscia all’Academia, la quarta Domenica di Marzo |
Auteurs | Coscia, Giovanni |
Date de rédaction | |
Date de publication originale | 1604 |
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, p. 62
Si vede ancora, e chiaramente si legge, che Apelle, si raro pittore, meritò che il famoso Alessandro non comportasse d’esser ritratto se non da lui, il quale, havendolo una volta ritratto fulminante, fù detto essere due gli Alessandri, uno figliuolo di Filippo Rè di Macedonia, et insuperabile, e l’altro figliuolo d’Apelle, et imitabile ; e per rimuneratione di si belle e maravigliose opere, che Apelle haveva fatto, non li donò ne oro, ne argento, riputando tutte quetse cose niente, rispetto a i molti meriti suoi ; ma li donò la bellissima Campaspe, come cosa che esso Alessandro stimava più che qual si voglia altra cosa, e di quì pigliarono l’esempio di Fidia, e Prasitele, homini tanto celebri, e di tanta virtù.
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